Scoliosi

La scoliosi è una deformità complessa e progressiva della colonna vertebrale, che ha una componente ereditaria e multifattoriale, caratterizzata da una malformazione tridimensionale della colonna, determinata da una deviazione angolare della colonna ed una rotazione delle vertebre sul proprio asse.
Quando la curva scoliotica interessa il rachide dorsale, la rotazione delle vertebre imprime una pressione asimmetrica sulla gabbia toracica con una progressiva deformità asimmetrica delle coste che si presenta esteticamente con il classico gibbo.

La scoliosi può essere curata, con diversi approcci, in funzione della sua gravità.
Per le forme lievi, è indicata dalla letteratura internazionale l’esecuzione di attività fisica e competente valutazione ambulatoriale periodica.
I busti ortopedici con relativi e periodici controlli specialistici, sono indicati nei casi di media gravità.

Nelle forme gravi, con deformità superiori ai 45° che esitano spesso in disfunzioni respiratorie severe, è necessario il trattamento chirurgico.

Alterazioni posturali nei più piccoli: campanelli d’allarme e prevenzione
Uno sviluppo fisico armonico dei bambini passa anche attraverso una corretta postura.
La colonna vertebrale ci sostiene tutta la vita e bisogna imparare sin da piccoli a prendersene cura.
Un bimbo che cresce è una pianta che germoglia e saper individuare tempestivamente alterazioni della colonna vertebrale è fondamentale per mettere in atto il trattamento terapeutico più indicato a correggerle.
Durante l’età pediatrica ed adolescenziale è frequente osservare alterazioni morfologiche “funzionali” o paramorfismi della colonna, dovute per lo più ad atteggiamenti posturali errati protratti nel tempo.
Sebbene spesso si tratti di alterazioni lievi e reversibili, che possono essere corrette attraverso un’adeguata attività fisica, prevenirle educando i bambini ad adottare una corretta postura e a fare movimento in modo regolare è importante per evitare che queste si cronicizzino o si trasformino in problemi più gravi.
Come individuare vizi posturali e valutarne la gravità
Il periodo a cui prestare maggiore attenzione alla postura dei più piccoli è quello preadolescenziale, quando i ragazzi si trovano in quella fase della crescita rapida, in cui possono manifestarsi e progredire le deformità strutturali della colonna vertebrale.
Oltre alla scoliosi idiopatica, altre deformità dei bambini in età scolare sono il dorso curvo o ipercifosi nota anche come Malattia di Scheuermann, le “scapole alate”, petto escavato o carenato, la spondilolistesi e la spondilolsisi spesso prima causa di dolore lombare nell’adolescente.
Saper leggere correttamente la postura dei bambini, distinguendo i difetti funzionali da quelli strutturali, è fondamentale, in quanto può succedere che una deformità in ipercifosi della colonna vertebrale venga scambiata da genitori e insegnanti per una postura assunta per timidezza, o una scoliosi progressiva grave per un atteggiamento scoliotico e viceversa.
Possibili sintomi di un problema alla colonna vertebrale del bambino?
La scoliosi è tendenzialmente asintomatica e, quindi, può sfuggire all’attenzione dei genitori, al contrario del dorso curvo o della lombalgia già evidenti fin dalle prime fasi.
Fondamentale per la salute del bambino è quindi prevedere dei controlli specialistici nel dubbio di deformità, così da individuare precocemente alterazioni della colonna vertebrale prima che queste progrediscano verso forme più gravi.
Consigli da seguire per la corretta prevenzione
Una corretta abitudine posturale, sia da seduti sia in posizione eretta, un’adeguata attività fisica, rappresentano le basi indispensabili per prevenire e correggere gli atteggiamenti viziati o anomali della postura e garantire così ai più piccoli una crescita sana e armonica.
È importante educare il bambino il prima possibile ad assumere un atteggiamento posturale corretto. 
Sia a scuola che a casa, è importante inoltre osservare gli atteggiamenti fisici del bambino sia da seduto, che in posizione eretta, per verificare ed escludere deviazioni nelle 3 dimensioni dello spazio o asimmetrie della gabbia toracica, delle spalle o dei fianchi.
Se sensibilizzati fin da piccoli, i bambini acquisiranno e faranno proprio l’atteggiamento posturale corretto in modo del tutto naturale.
Occorre inoltre evitare che il bambino porti carichi elevati e sproporzionati rispetto al suo peso corporeo (maggiori del 10% rispetto a questo). Gli zaini, se pesanti, sono difficili da trasportare, in quanto richiedono nel loro spostamento movimenti bruschi, aumentando nel bimbo il rischio di procurarsi strappi muscolari e contratture di compenso.
Sia a scuola che nel tempo libero i bambini devono essere incentivati a svolgere attività fisica: il movimento nella fase della crescita, se adeguato e regolare, contribuisce infatti a rinforzare la muscolatura stabilizzatrice del dorso, ad acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e della sua posizione nello spazio e a controbilanciando eventuali compensi posturali dovuti ad abitudini e posizioni scorrette.